La “Zonglada” è un dolce il cui nome pare sia derivato da “zonchiada”, cioè giuncata, latte rappreso.
La sua storia è molto antica, risalendo al Medioevo. Questo dolce in quell’epoca era molto diffuso a Treviso, dove ancor oggi lo si può trovare, sia pure in versione modificata (in genere alla ricotta si sostituisce il latte e semolino al fine di favorirne una più durevole conservazione) e anche più ricca ed elaborata. Infatti nella Zonglada moderna vi sono in più mandorle, fichi secchi, pinoli, aranci canditi e gherigli di noce

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Per la pasta frolla:

3 etti di farina e uno di zucchero, un uovo, 120 grammi di strutto (o margarina) cannella, sale

Per il ripieno:

mezzo chilo di ricotta, mezz’etto ciascuno di uvetta sultanina e di cedro candito a cubettini, un cucchiaino di cannella, un bicchierino di rum, la scorza di un limone o di un’arancia, del burro fuso (circa 40 grammi)

Come si fa:
Preparate la sfoglia mettendo la farina a fontana e incorporarvi l’uovo, lo strutto o la margarina, la cannella e un pizzico di sale. Lavorare bene fino ad avere un impasto compatto e liscio. Lo si dividerà in due parti disuguali, la maggiore da stendere per foderare la tortiera e la minore per preparare delle strisce a mo’ di quelle per la crostata.
Ora prepariamo l’impasto del ripieno: sbattete lo zucchero con i tuorli delle uova e il rum, indi aggiungervi gli albumi montati a neve e la ricotta. Mescolare delicatamente e poi incorporare gli altri ingredienti (uvetta, cedro e cannella nella versione semplice gli stessi più quelli sopra riportati nella versione più elaborata, avendo cura che il dosaggio risulti regolare).
Prendete una tortiera ben imburrata e stendetevi la sfoglia di pasta frolla, quindi versare l’impasto del ripieno e coprirlo con le listerelle di sfoglia già preparate.
Infornate per circa mezz’ora a 150 gradi.

Dolce medievale “Zonglada”ultima modifica: 2010-09-22T06:32:00+02:00da altramusa
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